Sulla via di Laura Conti
Grazie di cuore a Valeria Fieramonte per avermi voluta alla presentazione del suo libro, “La via di Laura Conti“, all’interno di #Bookcity, al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano.
Ricostruzione fedele e documentata di una personalità complessa: medico, partigiana, madre dell’ambientalismo scientifico italiano e politica, nata 100 anni fa. Ma che ancora oggi ci parla attraverso i suoi libri e il suo pensiero, pensando solo al concetto di ecologia, al cambiamento climatico e al surriscaldamento del pianeta che lei affrontò ben prima di altri.
A lei dobbiamo, durante l’emergenza Seveso, la nascita del “metodo scientifico partecipato”, in cui l’analisi del problema venne condotta dalla valutazione rigorosa di tutta la documentazione disponibile con il successivo coinvolgimento della popolazione, nella ricerca di una soluzione non solo scientificamente efficace ma socialmente accettata. Un processo collettivo non semplice ma possibile. Lavoro riversato in due libri sul disastro di Seveso, “Visto da Seveso” saggio rigoroso e scientifico e il romanzo “Una lepre con la faccia di bambina” che poi portò alla “Direttiva Seveso” nel 1985.
Mi permetto però di ringraziare Valeria per aver associato* il mio lavoro e l’esperienza di Cittadini Reattivi ad una figura, per me e per tanti, Maestra, che si è battuta tutta la vita per la giustizia ambientale e per i diritti dei cittadini a partire dalla salute. Associazione che mi riempie di orgoglio ma anche di tanta responsabilità.
Proseguiamo a lavorare insieme nel solco tracciato da Laura Conti, quindi. C’è tantissimo da fare, a partire da chi vive sui siti contaminati e inquinati e lotta per le bonifiche e contro l’inquinamento di terra, acqua e aria. Da Brescia a Taranto, da Casale Monferrato alla Valle del Sacco. E da questa martoriata Lombardia.
[* È la terza volta che succede quest’anno ed è un segno che devo cogliere, che mi accompagna e incoraggia, a dispetto delle difficoltà]