#UnstoppableWoman: gender gap e innovazione anche nel mondo dell’informazione in Italia. (E grazie StartupItalia)

Grazie sempre a StartupItalia per l’inserimento, ormai storico, nella lista delle #UnstoppableWomen italiane, donne imprenditrici, creatrici e innovatrici in Italia, per il cambiamento.

Non è per niente semplice esserlo nel giornalismo e nella produzione di informazione indipendente.

Ma, finora, non mi sono ancora fermata, nonostante il “soffitto di cristallo”, anche nella nostra professione, non sia ancora stato abbattuto.

Sia nei ruoli apicali che negli investimenti alle nuove imprese femminili innovative, nel campo della #comunicazione di interesse pubblico su temi dirimenti, come la sostenibilità ambientale e sociale.

Il lavoro e le idee non mancano. Ma i dati sul #gendergap, ahimè, diffusi proprio da StartupItalia, sono, ancora una volta, sconfortanti. In Italia, le imprese guidate da donne rappresentano appena il 23% del totale, una percentuale che esige un cambiamento. Siamo ancora lontani anche dalla media europea del 32%.

Nel mondo delle #startup invece si registra una crescita lenta: sono 2.200 le iniziative al femminile registrate a giugno 2024 (sul totale di oltre 15.000 startup). Se guardiamo all’Europa, in questo caso i dati non migliorano, solo il 7% delle aziende è guidato da una CEO donna.

Un numero ancora davvero troppo basso e (noi) donne continuiamo a essere pagate meno dei colleghi maschi, una disparità che continua a ripetersi a dispetto della parità formale che a volte si racconta.

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